E direttamente dal Senato saetta la notizia dell’assunzione, dal 1 novembre prossimo, della 35enne russa risultata idonea al concorso per coadiutore parlamentare, bandito nel 2019 e terminato lo scorso anno: 78esima classificata (un trionfo) in Senato, il ruolo che andrà ad occupare ha a che fare con “delicati ruoli di natura amministrativa e contabile, con la responsabilità di consultare le banche dati e classificare e archiviare la corrispondenza di Palazzo”, come specifica Repubblica.
La neo assunta vanta doppia cittadinanza, russa e italiana, ed una solidissima fede putiniana resa nota dalle sue pagine social, oltre ad accenni di melonismo da gratitudine dopo che nel 2016 s era candidata con Fratelli d’Italia alle comunali di Roma votata dala sua cerchia più ristretta di conoscenti: poco meno di 200 voti. Per lei Putin – leggere per credere – è il “modello per l’Italia per difendere gli interessi nazionali”, oltre a essere “un leader che non ha pari al mondo”. Se gli chiedete conto delle sue dichiarazioni vi dirà “Non voglio parlare con i giornalisti”, l’Adnkronos lo sa per certo.
Figurarsi la gioia di essere l’interprete di Salvini nei viaggi pre-invasione dell’Ucraina e collaboratrice dal 2014 dell’associazione ‘Lombardia-Russia’, guidata dal leghista Gianluca Savoini, già braccio destro di Matteo Salvini e a lungo suo portavoce.
Insomma finalmente abbiamo quello che mancava in Senato, per dire; certo è che se per il concorso sei idonea cosa importa a chi inneggi… O no?
(8 settembre 2023)
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