Le raccapriccianti modalità con le quali il governo Meloni che lavora per il popolo in accordo con i desideri degli Italiani – che non hanno votato la Signora presidente del Consiglio per affamare la gente – non fa onore né al governo, né all’Italia, né all’Inps e nemmeno a Meloni Giorgia. E non sta in piedi la giustificazione: lo abbiamo detto per otto mesi. Le modalità sono ingiustificabili: non comunichi alla gente che la lasci senza un reddito via sms. Se lavori per il popolo e in nome del popolo su mandato del popolo.
Insomma siamo al trionfo del governo Meloni populista, ma non nel senso che lei intende. E forse alla soglia di una serie di tensioni sociali destinate a crescere perché se poco prima di comunicare alla gente che lasci senza un soldi via SMS rimetti in vigore i vitalizi per la solita casta oltre a non farci una gran figura, rischi che la tensione sociale esploda sul serio perché mentre si doveva lavorare per dare da mangiare alla povera gente e per creare opportunità si pensava alle leggi contro i rave, perché in questo paese viene sempre prima l’essenziale.
E l’essenziale per il governo Meloni vale 350 euro: infatti circa la metà di coloro che hanno perso il reddito di cittadinanza, dopo la “pausa” di agosto, dovrebbero ricevere da settembre i 350 euro previsti dalla riforma come contributo per la formazione al lavoro da trovare. Nel frattempo, con 350 euro, pagare la spesa, le bollette, l’affitto, la benzina e insomma. Stiamo dicendo che il governo accende, apposta, i conflitti sociali? No. Stiamo dicendo che fa le cose coi piedi privilegiando il suo elettorato e non quel popolo con il quale inutilmente i suoi esponenti si riempiono la bocca tacendo, invece, sul fatto che il futuro non è affatto roseo e non è l’Italia a crescere più dell’UE, ma è l’UE che, momentaneamente, va più piano dell’Italia, congiuntura che non rende automaticamente Meloni una nuova Churchill e che non durerà in eterno che, al contrario, dovrebbe preoccupare seriamente Meloni e il suo entourage di lillipuziani della politica.
(30 luglio 2023)
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