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“Un Giorno di 150 Anni Fa”, le origini del Museo Civico online

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di Redazione, #Cultura

La prima iniziativa per i 150 anni del “Museo civico di Modena” va online sabato 27 febbraio alle 21 sul sito rinnovato (www.museocivicomodena.it) e sui social di Ert e museo. Si incomincia con il teatro, declinato in video digitale per essere trasmesso in streaming via internet. A dare inizio al calendario di appuntamenti del Museo per celebrare il primo secolo e mezzo di vita è “Un giorno di 150 anni fa” produzione originale di Emilia Romagna Teatro che mescola scrittura per il teatro, sceneggiatura e ricerca d’archivio. Una iniziativa significativa non solo delle modalità espressive digitali acquisite in tempi di pandemia, ma anche della consuetudine del Museo a stringere relazioni con altri protagonisti della scena culturale, attivando una comunicazione basata su linguaggi differenti per raggiungere pubblici diversi. A partire, infatti, dai preziosi documenti che ne narrano il “mito di fondazione”, si è immaginato un viaggio a ritroso alla ricerca del valore fondamentale che un museo pubblico rappresenta oggi, in particolare in un momento in cui i luoghi della cultura hanno visto messo in crisi il proprio ruolo di aggregatori sociali.

“Un giorno di 150 anni fa” è ideato da Marzio Badalì e Sergio Lo Gatto, la ricerca storica è di Cristiana Zanasi con Stefano Bulgarelli e Cristina Stefani dello staff del Museo, drammaturgia di Marzio Badalì, regia e montaggio video sono di Francesca Cappi, i costumi di Eleonora Terzi, le luci di Vincenzo De Angelis, fonico di presa diretta e postproduzione è Alberto Irrera, coordinamento organizzativo di Chiara Pellacani. Gli attori della Compagnia permanente Ert sono Daniele Cavone Felicioni, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Elena Natucci, Maria Vittoria Scarlattei.

Nel filmato, un anonimo ricercatore, accompagnato da una invisibile cameraman, si mette in cerca di tracce storiche e testimonianze relative alla fondazione del Museo civico di Modena, e su colui che ne fu uno degli animatori più convinti, Carlo Boni. Esplorando le sale di Palazzo Comunale e Palazzo dei Musei, tre incontri lo mettono al corrente del contesto socioculturale della Modena post-unitaria, delle relazioni tra politica, scienza e classi sociali, delle ragioni e delle sorti di un’idea in principio considerata folle, quella di dotare la città d’una propria collezione museale pubblica.

Le attrici e gli attori della Compagnia permanente di Ert si misurano con un nuovo formato, ritagliato sull’attuale contesto di chiusura delle sale, innestando il teatro nel mezzo multimediale, in una narrazione alternativa che unisce l’approfondimento storico-culturale alla riscrittura sognante, concedendosi qualche fuga semiseria nell’identità popolare del tempo.

Sempre in collaborazione tra Museo ed Ert, nei mesi a seguire verranno organizzate attività di approfondimento tematico attorno ai passi fondamentali della storia e della crescita del Museo civico, ancora con l’intento di intrecciare divulgazione e pratiche performative, condivisione del patrimonio museale e coinvolgimento del pubblico attraverso nuove forme di comunicazione culturale. Il calendario delle iniziative, in via di definizione, sarà consultabile sul sito (www.museocivicomodena.it).

 

(27 febbraio 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

 

 

 

 




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