di Daniele Santi
Non sono nemmeno passate ventiquattro ore dal draghicidio su commissione a firma Conte che ecco ritornare prepotentemente sulla scena l’88enne che si crede eterno, circondato dai prodi pargoli Meloni e Salvini a passare da una sbruffonata elettorale all’altra come se fossimo al 1992.
In poche ore Berlusconi ha detto che Draghi era stanco e non ha voluto il bis, immediatamente sbugiardato da Draghi stesso che ha fatto notare che un suo governo-bis sarebbe durato 36 ore. Poi è tornato alle vecchie promesse mai mantenute come il milione di posti di lavoro (persi, ma non lo disse) con un nuovo slogan: “Pensioni a 1000 euro”.
Si sono alzate battute da ogni dove, ma lui non ci fa una piega e Salvini e Meloni sono avvisati: la campagna elettorale delle destre graniticamente compatte sull’occupazione delle poltrone di governo andrà avanti a suon di invenzioni berlusconiane. Non rimane loro che sperare nel tempo. E all’Italia che gli elettori siano rinsaviti. Anche se le esperienze del 2018 dicono il contrario.
(22 luglio 2022)
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