di Daniele Santi
In un’intervista rilasciata al programma di La 7 “Tagadà”, il candidato alla segreteria del PD e presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha detto che, se dovesse essere eletto segretario del PD, la sua prima battaglia sarà quella “sul salario minimo”. Bonaccini già nei giorni scorsi aveva fatto dichiarazioni che l’attuale dirigenza del PD non può non vivere come scomode, ma non si tira indietro.
Bonaccini ha poi parlato, questione che ribadisce ad ogni intervista, che il PD tornerà al governo solo dopo avere vinto nuove elezioni e se non le vincerà starà all’opposizione, per evitare di cadere nella trappola della responsabilità a tutti i costi che ha causato i danni che vediamo. Il candidato segretario sembra inoltre convinto che anche gli elettori del Terzo Polo (l’opposizione va fatta al governo ma loro la fanno al PD, ha sottolineato), così come quelli del M5S non potranno non chiedere conto ai loro partito di riferimento del perché, se uniti si vince, si preferisca andare divisi per perdere ribadendo che si devono fare alleanze “non sulle convenienze, ma sui programmi“.
Bonaccini si trovava in Umbria prima di recarsi a Roma, in Sardegna e in Campania per auotostenere la sua candidatura.
(13 gennaio 2023)
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