di G.G. #6000Sardine twitter@gaiaitaliacom #maiconsalvini
Insomma Sardine a Pavullo, sarà per l’altura e per la distanza dal mare, se n’erano viste poche, ma si sono radunate anche lì. Duecento, dicono i quotidiani bene informati, mica come il nostro, che si sono radunate subito dopo il Salvini Day, per ricordare che al mondo esistono anche la pace, l’armonia, che si può vivere senza odio pur nella differenza di ragioni e torti e idee politiche.
Insomma un po’ di civiltà del convivere pacifico dopo gli assatanati della colpevolezza altrui pro democrazie illiberali…
Duecento persone, s’è detto, più il solito codazzo di commenti sulle idee politiche delle Sardine – chissà per chi voteranno – come se chi straparla di democrazie, di no all’odio, di no all’intolleranza, di no alle democrazie illiberali, di no a Salvinie a quella Lega lì, ritenesse di poterne straparlare meglio se le Sardine si dichiarassero di sinistra, perché se si è di sinistra si è più di pace che se non lo si è.
Se facessimo anche basta con questa storia, che ne dite? La destra becera che semina terrore, odio e bugie per sete di potere non è, in fondo, meno in errore di chi ritiene che le cose andranno meglio, anzi molto meglio, semplicemente perché la sinistra è al governo, così per magia, senza impegno, coraggio, coerenza, saper fare politica, riformismo vero, reale interesse verso una società più civile, pacifica, moderna, senza innovazioni, senza decenza. Questo paese deve cambiare teste, teste pensanti e teste governanti. Questo paese non può rimanere il paese dei vecchi di sparlano di giovani e tolgono loro possibilità e futuro, non può più essere il paese di impreparati che sbarrano la strada a chi ha studiato ed ha capacità per fare meglio, questo paese deve uscire da questo paese e diventare ciò che l’Italia è davvero. Un grande paese: devastato da Berlusconi, i suoi compari e da coloro che stupidamente gli hanno creduto. Dal 1994 in poi.
(10 dicembre 2019)
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