Doveva fermare la guerra in 24 ore, così come doveva fare tante cose – calmierare i prezzi delle uova, tra le altre idiozie – in realtà sta censurando le università, raccontando che gli stanno baciando il culo, che tutti sono ai suoi piedi, creando tensioni internazionali, e facendosi odiare dal mondo intero. Musk incluso, lo sta criticando duramente.
Così il presidente parolaio, non solo non ha risolto nulla di ciò che ha promesso, ma ha peggiorato le cose (vi ricorda qualcuno? anche a noi), in realtà lascia campo libero alle bombe: che sia la Russia che bombarda Sumy mentre le persone vanno a messa alle 10.30 del mattino, che sia Netanyahu che bombarda l’ultimo ospedale funzionante di Gaza (qualcuno vuole ancora discutere se la parola genocidio sia appropriata o no?), il mondo dal novembre del 2024, ancora di più dal gennaio 2025, è diventato un mondo molto peggiore del precedente. Nella domenica delle Palme, giornata di grande importanza per i fedeli cristiani, la guerra di Putin ha falciato 34 civili provocando la reazione di Zelensky: “Solo un bastardo può fare questo”. Due dei morti sono bambini.
Meloni interviene: “Strage vile e orribile”. L’inviato USA Kellogg parla di una Russia che “ha superato ogni limite di decenza” (lo dica al suo presidente) e Macron parla di “disprezzo delle vite e della diplomazia”. Come se non fosse così dal 2022. Poi intervengono tutti dicendo ciò che tutti sanno, e che tutti sappiamo, a partire dal commissario europeo alla Difesa, il lituano Andrius Kubilius che ripete il solito: “Putin invia un segnale chiaro e sanguinoso: continuerà la guerra contro l’Ucraina. Putin non è per la pace”.
Da notare il silenzio di Conte e Salvini, in rigoroso ordine alfabetico, di fronte a 34 morti e 117 feriti.
Poi c’è la distruzione dell’ultimo ospedale di Gaza a testimonianza del totale disprezzo dell’attuale governo di Israele (non degli israeliani in quanto popolo, ma dall’infima e infida minoranza che governa il paese) per la giustizia e per la vita dei palestinesi. Per la narrazione palestinese non era un ospedale, ma un centro di comando di Hamas. Prove? Non ne avremo mai, e forse nemmeno loro le hanno, ma non importa un fico. L’azione si commenta per le sue dinamiche: venti minuti per evacuare l’ospedale, poi le bombe sull’ultimo ospedale di Gaza City, colpito e semidistrutto: tra i morti un bambino. L’ennesimo durante il bombardamento di una struttura sanitaria eletta a obbiettivo.
Una crudeltà eletta a necessità che non trova giustificazione se non nella follia dei protagonisti dei nuovi dittatori che vogliono spartirsi il mondo tra violenze, bugie e manipolazioni dell’informazione.
(13 aprile 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata
Pubblicità
Putin bombarda Sumy, Netanyahu l’ultimo ospedale di Gaza e quello che doveva fermare la guerra in 24 ore straparla
