di Daniele Santi
Dicevano inseguiremo i trafficanti di uomini “per tutto il globo terracqueo”, dicevano. Invece li riportano a casa in aereo e hanno pure pronta la giustificazione. Ed è incredibile: “Espulso per motivi di sicurezza della Stato”. Forse che tenerlo chiuso in prigione non era abbastanza sicuro?
Piantedosi ha dichiarato, a seguito dell’arresto poi magicamente tramutatosi in liberazione, che “a seguito della mancata convalida dell’arresto da parte della Corte d’appello di Roma, considerato che il generale Almasri era a piede libero in Italia e presentava un profilo di pericolosità sociale, come emerge dal mandato di arresto emesso in data 18 gennaio dalla Corte penale internazionale, ho adottato un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del Testo unico in materia di immigrazione”.
Questa la risposta del question time al Senato rispondendo ad una interrogazione del Pd.
“Il provvedimento – ha aggiunto il ministro – è stato notificato all’interessato al momento della scarcerazione e, nella serata del 21 gennaio, ha lasciato il territorio nazionale. Evidenzio che l’espulsione che la legge attribuisce al ministro dell’Interno è stata individuata quale misura in quel momento piu’ appropriata, anche per la durata del divieto di reingresso, a salvaguardare la sicurezza dello Stato“.
Ci si pongono domande, essendo stato fino ad ora il libico noto come Generale Almasri libero di scorrazzare in giro per l’Europa passando da Londra a Monaco, a Bruxelles fino alla partita di calcio di Torino (che non vorrete togliere un divertimento a un pover’uomo), all’arresto e poi alla liberazione in pompa magna, ma silente. Nel frattempo le opposizione reclamano Meloni che è desaparecida, come ogni volta che c’è da parlare di qualcosa che potrebbe incidere pesantemente sulla sua propaganda da influencer.
(24 gennaio 2025)
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