di G.G.
Come giĆ l’anno scorso quando per “festeggiare” ilĀ primo maggio il governo Meloni tolse il reddito di cittadinanza, padre di tutti i disastri prima che si scoprisse che ad essere il padre di tutti iĀ disastri nuovi era il Superbonus – ce n’ĆØ giĆ un altro dietro l’angolo, difficile che lo chiaminoĀ incapacitĆ – il governo di “Giorgia Meloni detta Giorgia” presenterĆ un pacchetto di misure ai sindacati Cgil, Cisl e Uil il 29 aprile e lo porterĆ al Consiglio dei ministri di martedƬ 30 aprile.
Il governo ĆØ alle prese con una serie di misure per il lavoro, una sorta di nuovo “pacchetto primo maggio” da portare nel Consiglio dei ministri di martedƬ 30 aprile, alla vigilia della festa dei lavoratori, come era accaduto lāanno scorso, perchĆ© si capisca chi comanda (e soprattutto come) con le tre sigle sindacali messe piĆ¹ o meno al fatto compiuto, senza possibilitĆ di una vera trattativa. CosƬ ĆØ se vi pare.
Secondo il Corriere, che riporta la notizia, le misure che approderanno sul tavolo del Cdm, “assieme all’attesa riforma dei fondi di coesione, vanno dal Bonus sulle tredicesime per i lavoratori a basso reddito agli sgravi per le aziende che assumono, soprattutto al Sud, fino alla detassazione dei premi di produzione”.
(28 aprile 2024)
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