di Giovanna Di Rosa
A fianco di uno Zelensky che annuisce dopo un lungo colloquio con la presidente del Consiglio, è palpabile un forte sintonia tra i due, Meloni al di là della questione protocollare va al sodo e parla di “Pace giusta” enumerando le differenze tra chi aggredisce e chi è aggredito e ribadendo che “non ci può essere vera pace contro la volontà del popolo ucraino”. Il presidente ucraino sorride, Matteo Salvini sorride meno.
Perché il messaggio di pace che la leader lancia è un siluro politico a Salvini e alla Lega e la sintonia tra la presidente del Consiglio italiana e il presidente Zelensky è palpabile: poi Salvini aprirà bocca in seguito per spiegare “che la sua “presenza non era necessaria”, intendendo probabilmente che ci sia qualche momento nella vita politica italiana dove la sua presenza sia, invece, necessaria. E mentre Zelensky era in visita a Mattarella e Meloni, quindi l’incontro con il Papa in Vaticano, si scatenavano gli hacker filorussi che attaccavano il sito del CSM e quello del Viminale (ma sbagliavano il dominio e ciccia).
(13 maggio 2023)
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