di Daniele Santi
In un discorso osannato da decine di interruzioni con lunghissimi applausi, Mario Draghi ha ribadito l’influenza nefasta della Russia sullo scacchiere europeo ed internazionale, una informazione che farà bene anche al Sindaco Menani, sottolineando che non dovrà più accadere una così totale “dipendenza” dalle “forniture di una potenza Imperialista”. ha proprio detto imperialista, sentito con queste orecchie.
“La Russia” ha continuato Draghi “non ha esitato a usare il gas come arma geopolitica contro l’Ucraina e i suoi alleati europei” e dipendere da una potenza che guarda al passato senza considerare i danni che opera nel presente “è l’esatto contrario della sovranità. Non deve accadere mai più”. Ha poi sottolineato che “Oggi non ha più senso che il prezzo dell’energia elettrica sia legato al prezzo massimo del gas” parlando di una “riflessione su questo” della Commissione Europea parlando di “sostegno da parte di tutti i paesi”.
Poi una stoccata a Salvini e a Meloni quando dice “Spetta a chi ha responsabilità di governo dire la verità e rassicurare i cittadini con risposte concrete” e non con misure irrealizzabili e senza copertura lo diciamo noi. Un discorso complesso e con più livelli di lettura, quello superficialmente legato all’applauso del momento, e un vero e proprio testamento politico a livello più basso conoscendo Draghi molto bene coloro che potrebbero, vincendo le elezioni, sedere a Palazzo Chigi dopo il 25 settembre.
(24 agosto 2022)
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