di P.M.M.
Lilli Gruber commentava il 21 novembre scorso nel suo appuntamenti serale da oltre 1milione e mezzo di ascolti, l’esternazione di Meloni ad una domanda retorica da lei posta in trasmissione il 20 novembre che non tirava in ballo Meloni, ma il patriarcato in quanto tale, che ritornava sulla solita solfa della famiglia composta da donne senza un papà (o cual orribil sofferentia!) perché pur di usare il vittimismo come arma politica sembrano disposte a tutto, anche a fare carneficina mediatica di esse stesse.
E’ che son permalosi, e allora devono sembrare bravi.
Subito dopo Lilli Gruber, che non sembra proprio una che ha timori a dire le cose, raccontava che il Fratello d’Italia On. Mollicone, eminenza grigia (grigio nebbia) del partito familiare della presidente del Consiglio, aveva dichiarata la sua intenzione di convocare Urbano Cairo (editore di La7) e la stessa Gruber per parlare, in soldoni, di come dovrebbe essere un’informazione rispettosa anche nei network privati. Cosa che non solo non sta nelle facoltà di Mollicone, ma racconta con puntualità da brividi come la pensano, nel partito dei fratelli sorelle e cognati d’Italia, sulla libertà d’opinione e d’informazione.
Ecco così di nuovo, con alcune argute migliorie, il sistema unico di pensiero messo in atto dal 1994 attraverso il controllo di giornali e network televisivi e radiofonici dall’impero noto come Mediaset e che ora che reti che, essendo private, non hanno difficoltà a praticare un’informazione il più libera possibile cercando di chiudere loro la bocca. Si chiama bavaglio, ma lo chiameremo inciampo.
Lui, Mollicone, risponde con un tweet dove parla di attacco. Solo di attacco sanno parlare. Si sentono in trincea e invece sono al governo. E invece di andare alla guerra dovrebbe governare per tutti, non solo per chi li ha votati.
Il solito giornalismo a tesi…mi attaccano ancora una volta in contumacia senza diritto di replica. Una sorta di “fucilazione” mediatica senza ultima sigaretta. La solita storia di Peppa pig…e della ideologia gender a bambini di 4 anni che pensate un po’ non era una mia idea,…
— Federico Mollicone (@fmollicone) November 21, 2023
(22 novembre 2023)
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