di Paolo M. Minciotti
Con un corposo dossier di oltre novanta pagine le scuole pubbliche di Seattle hanno intentato una nuova mega causa contro i giganti del social networking proprietari di TikTok, Instagram, Facebook, YouTube e Snapchat; l’accusa è quella di essere responsabili dei danni alla salute mentale di milioni di ragazzi.
Lo scrive il quotidiano Repubblica citando ABC news.
Secondo il documento presentato in tribunale dal 2009 al 2019 si è registrato un aumento del 30% degli studenti delle scuole pubbliche della città che hanno rivelato di sentirsi “tristissimi o senza speranza” quasi ogni giorno per due settimane o oltre di seguito”. Le scuole accusano i social media di essere responsabili della maggiore diffusione di una serie di patologie tra le quali ansia, depressione, problemi alimentari e cyberbullismo. L’accusa non si ferma qui. Secondo le scuole i social rendono più difficile svolgere il lavoro di istruire gli studenti e costringono gli istituti a rivolgersi a professionisti esterni che supportino gli istituti scolastici nel campo della salute mentale, per sviluppare piani didattici alternativi e paralleli sugli effetti dei social media, nonché a formare gli insegnanti sui temi legati all’uso dei social.
Le scuole richiedono un risarcimento danni e il pagamento per le azioni di prevenzione e le cure per l’uso eccessivo e problematico dei social media.
(8 gennaio 2022)
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