La terza alluvione in pochi mesi in Emilia-Romagna è “colpa della sinistra che vuole cambiare il clima”, la frase è insensata e lo sappiamo, ma non l’abbiamo pronunciata noi. E’ frutto della fervida immaginazione politica del fratello d’Italia di turno, ospite a Tagadà su La7 che manifesta di essere “solidale come tutto il parlamento” perché le “opere non si sono fatte”, ma è colpa dell’Emilia-Romagna. Non lo dice, ma è sottinteso.
Ed è colpa dell’Emilia-Romagna due volte perché non solo la Regione non ha ricevuto i ristori del 100% promessi da Meloni (ora ridotti a un massimale di 6mila euro a famiglia, e nemmeno si vergognano), ma perché – lo ha detto Musumeci ministro, che oggi ha parlato dopo mesi e mesi di silenzio – l’Emilia-Romagna “ha consumato molto suolo”. C’è un terzo motivo che si guardano bene dal dire. Il candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna è attualmente sindaco di Ravenna, città tra le più colpite da questa nuova ondata di maltempo.
Un’apparizione da ectoplasma politico in una delle trasmissioni di approfondimento del pomeriggio di La7 con necessario appoggio esterno del negazionista del cambiamento climatico di turno che però capisce che non c’è nulla da dire e non dice nulla, perché opinione e intelligenza vanno persino d’accordo.
Dunque, c’è l’alluvione in Emilia-Romagna? E’ colpa dell’Emilia-Romagna. Questo è l’1+1 degli statisti alla bignami del governo Meloni.
(19 settembre 2024)
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