di Giovanna Di Rosa
Una storia che viene da lontano e che ha allietato, rendendole esilaranti, le noiose giornate di molti italiani chiusi in casa. Riguarda un periodo di pandemia, dieci milioni di mascherine e una ex- presidente della Camera riciclatasi come imprenditrice colpevole, lo disse lei, di avere il cognome che porta. Lāex esponente politica leghista, da ricordare le sue indimenticabili performance comeĀ presidente della CameraĀ (āOn.Bossi! Le tolgo la parola!ā, poiĀ lui le tolse la poltrona), era rimasta invischiata in una questione diĀ mascherine sequestrate.
Ora la procura di Busto Arsizio ha chiesto il processo. Per lei e per altre nove persone.Ā Secondo il sostituto procuratore di Busto Arsizio Ciro Caramore, infatti, Irene Pivetti, insieme allāimprenditoreĀ Luciano Mega e ad altre sette persone, nel 2020 ha messo in piedi un sistema fraudolento proprio nel mesi drammatici della pandemia, approfittando dellāemergenza covid e della scarsitĆ della scarsitĆ di mascherine. Accusa, naturalmente, da dimostrare. La richiesta di rinvio a giudizio presenta 92 capi dāaccusa per la vicenda della fornitura diĀ 10 milioni di mascherine inutilizzabili alla Protezione Civile nazionale, allāAsl di Napoli 3, allāAtm Genova e ad Estar Toscana, con altre aziende private dello stivale. Una nuova tegola per Pivetti giĆ a processo a Milano accusata di evasione fiscale e autoriciclaggio.
Al centro dellāinchiesta, con Pivetti, anche anche la figlia di Pivetti e il genero, oltre ad altri che avrebbero fatto da prestanome per i passaggi di denaro āevaporatoā, scrive Repubblica, dai conti della Only Italia allāestero (India, Romania, Ungheria ma anche Cina).
(5 ottobre 2023)
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