di Daniele Santi
Gole profonde parlamentari dicono che sia stata la Lega di Salvini a puntare i piedi e a decidere di affondare la delega fiscale impallinando la riforma delle tasse al Senato. A proposito della responsabilità sociale e politica di coloro che sono per il popolo. Volevano legare, i salvinisti, la delega fiscale anche ad altre due riforme: ergastolo ostativo ed equo compenso: “O tutte e tre o niente”. E niente fu.
Di fronte al prendere o lasciare della Lega si è quindi lasciato perdere il taglio delle tasse (a chi e come) e anche la riforma del catasto. perché la giustiziai sociale e le riforme vanno bene per aprire la bocca e darle fiato, ma poi nella pratica arriva il niet anche quando si cerca di riformare il catasto senza alzare le imposte sulla casa in nome dell’ammodernamento del paese.
Le destre, come è noto, sono così concentrate sulla campagna elettorale da non avere tempo per nient’altro, per amore della patria naturalmente, quella patria i cui colori si stampano sulle mascherine, mentre la si fa stampare contro i muri. Del resto è per amor di patria che hanno ricandidato Bossi.
(21 settembre 2022)
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