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In ritardo i lavori per il Centro Meteo europeo. Per la Regione, grande opportunità da garantire e portare a termine

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di Redazione, #Bologna twitter@bolognanewsgaia #CentroMeteoeuropeo

 

 

Per essere consegnati entro il prossimo maggio i locali che dovranno ospitare la nuova sede del Data center del Centro meteo europeo, presso il Tecnopolo, per il quale Bologna ha superato la concorrenza di altre grandi città del Continente, dovevano essere pronti entro la fine del 2019, ma i lavori procedono con ritardo. Le aziende che hanno vinto l’appalto si sono ritrovate in difficoltà a causa di “problematicità insorte nella gestione del cantiere”, al punto da essere state costrette a metà dicembre a modificare l’assetto della cordata, cambiando l’impresa capofila, per poter accelerare le operazioni.

Una situazione che ha messo in allarme la Farnesina, che nello scorso mese di novembre ha scritto alla Regione chiedendo informazioni ed esprimendo preoccupazione. A sua volta la Regione, nello stesso periodo, ha chiesto alle imprese di “adoperarsi per trovare ogni utile soluzione per accelerare le attività del cantiere a tutela degli interessi della Regione Emilia-Romagna e conseguentemente del Governo italiano e del Centro Ecmwf”, cui è seguito il cambio nella cordata, con la bolognese Site che prende il posto della Frimat come capofila. L’auspicio è che ora migliori la “funzionalità e l’efficienza del cantiere, nell’ottica di garantire alla Regione Emilia Romagna di poter assolvere agli improrogabili obblighi di consegna dell’infrastruttura concordati tra il Governo italiano e il Centro Ecmwf che sono fissati in 24 mesi dalla comunicazione di accettazione dei piani finali dettagliati, avvenuta il 2 maggio 2018″.

La Regione puntualizza in una nota che per recuperare sul cronoprogramma si lavora ora 20 ore su 24. Così commenta il presidente Stefano Bonaccini:

Dobbiamo fare di tutto per rispettare i tempi. E’ una grande opportunità, non voglio neanche pensare che non riusciremo a garantirla. Le aziende hanno avuto qualche difficoltà dal punto di vista operativo e organizzativo. Le abbiamo incontrate e sollecitate; è chiaro che li’ non possiamo costruire direttamente l’assessore Palma Costi e io con la cazzuola e la calce, quindi sollecitiamo. Ma siamo convinti che si possa fare tutto e fare bene, anche perché è stato un risultato talmente straordinario che ci mancherebbe non lo centrassimo.

Bonaccini si dice comunque “molto fiducioso. I solleciti ci sono, arrivano ogni 24 ore, stiamo seguendo passo passo. Questo perché per l’Emilia-Romagna sarà un’opportunità straordinaria, mi permetto di dire anche per il Paese e per l’Europa”. Dunque, ribadisce Bonaccini, “dobbiamo e devono fare di tutto per rispettare i tempi. Ci mancherebbe”.

 

 

(3 gennaio 2020)

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