di Giovanna Di Rosa
Mentre Salvini, unico sullāintero territorio nazionale a pronunciare la parola complotto dice appunto di āNon pensare a unĀ complottoā, ecco alla berlina non laĀ presidente del Consiglio che a parte sfoderare un pessimo inglese, perchĆ© una cosa ĆØ leggerlo una cosa ĆØ inventarsi un dialogo su questioni complicate mentre dallāaltro parte unĀ accento demenziale e perfettamente riconoscibile, ti confonde un poā, nonĀ ha detto nulla di imbarazzante al contrario di molti che lāhanno commentata. Anche tra iĀ suoi.
Ma le domande hanno a che fare con lo spaventoso dilettantismo di cui la presidente del Consiglio sembra essersi circondata. Parliamo di procedure? Come si contatta un presidente del Consiglio o un importante uomo di stato? Tra loro usano a volte whatsapp, dicono i bene informati, con messaggiĀ informali tipo āScusa, cāhai tempoā e relativa risposta āAdesso no, dopoā oppure ci sono gli staff. Gli staff, che il loro dio li abbia in gloria, devono/dovrebbero/potrebbero preoccuparsi di programmare la chiamata dopo avere avuto chiare rassicurazioni, dai diplomaticiĀ in loco ad esempio, sullāidentitĆ certa dellāinterlocutore futuro perchĆ© dovrebbe avere proprio lāidentitĆ che dice di avere. Eā difficile pensare che per i sedicenti comici russi molto probabilmente piĆ¹ vicini al Cremlino di quanto si pensi, la procedura sia stata proprio questa. Si evince del resto dalla telefonata cheĀ a Meloni non erano stati trasmessi nĆ© il nome nĆ© il cognome (āHello, my friendā, cordialeggia laĀ Giorgia Meloni speaking).
Come ĆØ possibile? Eā questa la storia piĆ¹ inquietante perchĆ© francamente, proprio da persona che Meloni non la voterĆ mai, posso dire che grandissime bestialitĆ la presidente del Consiglio non ne ha dette, esprimendo anzi ā con un certo ego, questo sƬ ā una posizione nota espressa in altre occasioni.
Much ado about nothing, quindi? No. Il problema cāĆØ. Ed ĆØ grosso come una casa. PerchĆ© se chiunque puĆ² riuscire a parlare con la presidente del Consiglio per direĀ la qualunque allora cāĆØ un problema di sicurezza. E non basta laĀ giornalista di Libero di turno a parlare del fatto che ancheĀ Merkel eĀ Kissinger sono stati sottoposti a simili scherzi ā Merkel non aveva piĆ¹ alcuna carica e Kissinger appena prima di compiere il secolo dāetĆ ā la sicurezza della presidenza del Consiglio ĆØ fondamentale. E non ci si puĆ² permettere di avereĀ burloni a bordo ā ce ne sarebbero fin troppi alle varie vicepresidenze, per dirla tutta.
Siamo ai Giullari di Corte, e del resto se li assumi poi te lo godi.
(2 novembre 2023)
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