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I carabinieri di Bologna stanno verificando con accertamenti interni cosa sia successo il pomeriggio del 21 gennaio, quando la passeggiata turistica di Matteo Salvini al Pilastro si concluse con il leader della Lega che suonava ad un citofono chiedendo se lì abitasse uno spacciatore.
Il comando provincia dell’Arma non commenta le notizie, riportate da alcuni quotidiani locali, sul possibile ruolo avuto nella vicenda da un sottoufficiale dell’Arma. Ci sarebbero infatti, scrive l’ANSA, alcune ricostruzioni secondo le quali la donna che ha accompagnato Salvini fino al campanello del presunto spacciatore – che non è uno spacciatore, ma un calciatore e che ha avuto la sola sfiga di vivere al Pilastro – avrebbe riferito di essere stata messa in contatto con lo staff della Lega grazie alla telefonata di un maresciallo che conosce. Secondo gli stessi quotidiani potrebbe trattarsi di un militare indagato per stalking e depistaggio ai danni di un avvocato e sospeso dal servizio con una decisione del Riesame di fine anno, non esecutiva in attesa della Cassazione.
(30 gennaio 2020)
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