Elly Schlein cerca di chiarire ai suoi elettori e anche agli altri che quello della presidente del Consiglio è un altro bluff – e sono bluff dal 26 settembre 2022, anzi lo sono dall’inizio della campagna elettorale – ma nel PD si agitano acque altre e sono quelle dei Sindaci che si trovano, grazie alla mania di Piantedosi di inviare migranti di qua e di là senza pianificarlo con i Comuni, a dover fare i conti con un’accoglienza che riduce risorse economiche già al lumicino.
E se da Modena il sindaco Muzzarelli pur ribadendo l’aperura della città dice a Piantedosi “non ce la facciamo più”, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, insiste sulla linea dell’accoglienza: “Qui ne arrivano altri 800, ma non diremo mai a Roma: basta”. Giorgio Gori picchia duro e dice che Meloni fa la “faccia feroce coi migranti solo per contenere Salvini” e c’è il sindaco di Pesaro Ricci che in diverse occasione ha paragonato i centri per i rimpatri ai campi di concentramento. E vai a dargli torto. Ma non è tutto PD-Schlein quello che luce.
Per Stefano Lo Russo, sindaco di Torino la presenza dell’Esercito sarebbe “essenziale” perché “da soli non reggiamo”, e siamo di fronte a un Sindaco, lo scrive Repubblica, che ha appena proposto di dare lo Ius Scholae a 27mila nuovi torinesi. Nemmeno Katia Tarasconi fa mancare la sua opinione: “Ben venga l’aiuto dell’Esercito” dice la sindaca di Piacenza “è un primo passo”; “Siamo non disponibili, ma disponibilissimi a collaborare col governo”, è l’opinione di Matteo Biffoni, sindaco di Prato e responsabile Immigrazione dell’Anci.
Dunque ci si chiede, al netto dell’impegno di Schlein, al netto della sua buona volontà che, al pari di Meloni, non ha portato alcun cambiamento all’interno dell’opposizione con programmi pochi, confusi e spiegati peggio, perché non è mai stata cancellata la Bossi-Fini che si perde tanto tempo ad attaccare in televisione? A cosa ha pensato il PD quando è stato al governo, pur nell’immaginabile difficoltà di sostenere un governo tecnico e quindi a mezzo servizio, cioè messo in piedi con obbiettivi precisi e solo quelli?
Certamente l’aumento del trattenimento dei migranti fino a 18 mesi nei centri per i rimpatri militarizzando le strutture gestite dalla Difesa è una misura, siamo d’accordo, più da campo di concentramento che da paese civile. Si ritiene che colpevolizzando il migrante, mentre se io dovessi assumerne uno direttamente dall’Africa dovrei rischiare di assumere uno sconosciuto impiegando almeno 18 mesi, e trattenendolo in campi di concentramento si risolverà il problema, cosa certamente vera dal punto di vista della propaganda politica che unico credo di Meloni e compagnia, basata sull’occhio non vede cuore non duole.
E qui torna la segretaria Schlein: “La verità è che Meloni non ha soluzioni. E i suoi amici in Europa sono proprio quelli che rifiutano di aiutare l’Italia sull’accoglienza”. E quindi un nuovo affondo: “Nel governo ha nemici con cui gioca per contendersi il consenso sulla pelle dei più fragili”. Quindi l’autocritica che piace tanto alla sinistra che “ha sbagliato a non cambiare la Bossi-Fini, quando era al governo. Ora dobbiamo rilanciare lo Ius soli” cosa che, ci permettiamo di sottolineare, non risolverà il problema migranti se è vero, come ha sottolineato Romano Prodi, “tentare di risolvere il problema dell’immigrazione nel giorno per giorno è un suicidio”. C’è poi Stefano Bonaccini, puntuale come la morte, che dice chiaro e tondo come la pensa: “Quando per anni urli porti chiusi”, poi arrivi al governo e gli sbarchi raddoppiano, stai fallendo”.
(17 settembre 2023)
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