di Redazione #Modena twitter@modenanewsgaia #Cronaca
Nei giorni scorsi si sono intensificati i controlli da parte della Polizia locale anche presso la stazione delle autocorriere di Modena dove è anche in funzione il posto di Polizia locale. In seguito alle segnalazioni giunte da autisti di Seta, gli operatori del Centro storico hanno effettuato un’intensa attività di controllo per intercettare gli arrivi in città con mezzi del trasporto pubblico extraurbano.
Parecchie le persone verificate, delle quali è stata acquisita l’autodichiarazione; tre quelle denunciate in quanto circolavano sul territorio senza un giustificato motivo. In base alle disposizioni per il contenimento della diffusione del Covid-19 sono infatti ammessi esclusivamente spostamenti per motivi di lavoro, di salute o di inderogabile necessità.
La prima denuncia è scattata nei confronti di un uomo di nazionalità moldava di 36 anni arrivato di buon mattino con la corriera proveniente da Polinago. Con le agenti della Polizia locale ha cercato di giustificarsi dicendo di essere diretto dal fratello, ma non ha saputo fornire né un indirizzo né un motivo plausibile per la visita.
Ugualmente un 32 enne di nazionalità marocchina, residente a Massa Finalese, sceso da una corriera, ha raccontato di essere venuto nel capoluogo per aiutare un amico, senza però saper spiegare dove e perché. Inoltre, il permesso di soggiorno che ha mostrato era scaduto da tempo; dagli accertamenti è emerso a suo carico anche un rintraccio per notifica. L’uomo è stato quindi fotosegnalato e denunciato anche per inosservanza della normativa sugli stranieri, oltre che ai sensi dell’art. 650.
Denunciato e rimandato a casa, infine, un cittadino bengalese 40enne residente a Mirandola che ha dichiarato di essere venuto in città per recarsi per fare la spesa in piazza Roma presso un connazionale. Si può infatti uscire di casa per rifornirsi di generi di prima necessità, ma occorre servirsi dei negozi in prossimità della propria abitazione e comunque non uscire dal Comune di residenza.
Per tutti la raccomandazione è comunque di evitare quanto più possibile gli spostamenti e di stare in casa. Raccomandazione che la Polizia locale diffonde anche attraverso gli altoparlanti con messaggi tradotti in più lingue.
(23 marzo 2020)
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