di Daniele Santi
Il PD si è accorto, in tutto il suo splendore, che perde un’elezione dopo l’altra e siccome le scuse sono infinitamente più numerose dei segretari e delle segretarie, assistiamo alla moltiplicazione dei PD che danno la colpa ai PD. Abbiamo il PD di Bettini che dà la colpa al PD di Schlein, dimenticandosi che Bettini sta dove sta da molto più tempo della segretaria; c’è il PD delle Marche che dà la colpa alla mancanza di umiltà, che è come scoprire che i vermi strisciano; c’è poi il PD di Letta che vince le elezioni a Vicenza invitando cordialmente la segretaria a starsene fuori dalla campagna elettorale; c’è poi il PD di Schlein che fa opposizione su Instagram – pare essere una strategia in vista delle elezioni europee, e voi a criticarla – mentre le varie correnti del PD fanno opposizione a Schlein che mentre fa opposizione da Instagram non fa opposizione al governo, senza chiedersi come mai le varie correnti si concentrino sul fare opposizione a Schlein senza fare opposizione a Meloni. C’è infine il PD di Bonaccini che sta zitto. E chi conosce il presidente della Regione Emilia-Romagna e del PD sa che è molto più attivo quando tace. E in effetti tendenzialmente parla poco, anche se quando parla lo fa sul serio.
Ecco riassunto, in poche righe, il nuovo delirio targato PD, quel PD che non ha votato Schlein la quale parla a chi l’ha eletta via Instagram perché dentro il suo partito non l’ascolta nessuno – ricorderete che mentre lei dichiarava di essere contro l’invio di armi a Kiev con un “mai” sonoro (ma inefficace) il Partito Democratico votava a favore a Bruxelles nascondendosi dietro un insignificante emendamento dei Socialisti Europei che nessuno avrebbe votato mai, data la sua inconsistenza.
Siamo dunque al PD di Schlein che parla via internet ai suoi elettori (di Schlein) che non parla con il PD che ha votato Bonaccini che non parla con la segretaria eletta dagli elettori di Schlein. E vogliono essere un grande partito popolare di governo.
(5 giugno 2023)
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