di Redazione #Modena twitter@modenanewsgaia #Berlino2019
Oggi la sfida è rilanciare il progetto europeo, tenere vivi i valori fondanti, che hanno contribuito a tenere lontane guerre e divisioni dopo secoli di lotte, e lavorare insieme, con Modena e l’Italia protagoniste, per un nuovo e più equo progresso”.
Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli intervenendo all’appuntamento che il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 14 novembre, ha dedicato al trentennale della caduta del Muro di Berlino del 9 novembre 1989. Nell’occasione consiglieri, cittadini e autorità presenti hanno potuto ascoltare un intervento di Alfonso Botti, ordinario di Storia contemporanea al Dipartimento di Studi linguistici e culturali dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Modena è una città con testa e cuore in Europa – ha aggiunto Muzzarelli –. Per questo abbiamo dedicato oggi il Consiglio a un giorno che cambiò la storia d’Europa, quello in cui cadde il Muro di Berlino. Una data di pace, una data di libertà”.
L’iniziativa è nel programma di appuntamenti nel 30° della caduta del Muro a cura del Comitato per la storia e le memorie del Novecento con un’attiva rete di partner.
Quando cadde il Muro, l’Europa unita, la collaborazione tra le nazioni e la pace nel mondo sembravano trovare nuovo impulso – ha sottolineato Fabio Poggi, presidente del Consiglio comunale – Oggi quella speranza sembra essere intrappolata da altri muri. Fare memoria di quei giorni vuole dire provare a riaccendere il sogno e il progetto di costruire l’Europa come una comunità che fa della solidarietà tra gli uomini e tra i popoli il proprio fondamento”.
Nel suo intervento, il professor Botti ha affrontato il nodo dei principali mutamenti intervenuti nel mondo, e in particolare in Europa, dopo la fine della guerra fredda, per la quale si assume come data simbolica l’abbattimento del muro di Berlino il 9 novembre 1989. “Con la fine del bipolarismo – ha detto Botti – la riunificazione tedesca, le transizioni verso la democrazia dei paesi dell’Est europeo, i tremendi conflitti nella ex Jugoslavia, e la nascita dell’Unione Europea si è aperta una nuova epoca della storia nella quale stiamo ancora vivendo. Un’epoca che, passata l’euforia dei primi anni, si è rivelata assai meno stabile e confortante di quella che alcuni avevano pronosticata, sulla quale hanno pesato in modo determinante l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 e la crisi economico-finanziaria del 2007-2008. Di qui anche la crisi della democrazia di cui in molti parlano”. Al termine degli interventi è stato proiettato un breve video sul “Muro di San Faustino”, intervento di street art degli artisti Ericailcane e Bastardilla sul muro della Polisportiva.
Il programma delle iniziative sul Muro è online.
I prossimi appuntamenti si svolgono venerdì 15 novembre alle 18 in Galleria Europa, con il professor Graglia dell’Università di Milano che presenta il suo libro “Il muro, Berlino e gli altri” (People ed.) e mercoledì 20 novembre alle 21.15 alla Sala Truffaut di via Degli Adelardi 4, dove si proietta il fim del 1990 Die Mauer (Il Muro) di Jurgen Böttcher. Un film, sottotitolato, sugli ultimi giorni del Muro di Berlino nel centro della città intorno a Potsdamer Platz e alla Porta di Brandeburgo. Resta visitabile gratuitamente fino a sabato 30 novembre in Galleria Europa, sotto i portici del Municipio in piazza Grande, la mostra fotografica di Antonella Bozzini “Linea nelle linee”, sul cambiamento del territorio urbano in un confine: la “Linea” che una volta era delimitata dal Muro (aperta al pubblico lunedì e giovedì dalle 9 alle 18.30; martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13).
(14 novembre 2019)
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