di Redazione Modena
Il diritto dei fanciulli a crescere in un ambiente familiare amorevole, a preservare la propria identità e nazionalità, a esprimere liberamente il proprio pensiero, a godere del miglior stato di salute possibile, a beneficiare della sicurezza sociale e ad accedere a un livello di vita sufficiente a garantire il loro sviluppo fisico, mentale, morale e sociale. E poi, il diritto all’educazione, all’istruzione e al gioco e quello a essere protetti da ogni forma di sfruttamento e di violenza.
I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza contenuti nella Convenzione sottoscritta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 sono stati riaffermati oggi, giovedì 17 novembre, dal Consiglio comunale di Modena che, per celebrare la Giornata internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha affidato ai consiglieri la lettura degli articoli della convenzione stessa. La cerimonia è stata aperta dagli interventi del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e del presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, mentre le conclusioni sono state dell’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi.
Il sindaco Muzzarelli ha sottolineato che “quelli previsti dalla Convenzione dell’Onu sono diritti non negoziabili, sanciti anche dalla nostra Costituzione, che, come amministratori, dobbiamo avere sempre presenti, aggiornandoli e adattandoli al tempo attuale. E soprattutto in un momento di difficoltà come questo, dopo due anni di pandemia che ha colpito anche la vita sociale e le relazioni di bambini e ragazzi, è necessario rafforzare ancora di più la collaborazione tra famiglie, istituzioni ed agenzie educative pubbliche”. Il sindaco ha rivolto, quindi, un pensiero speciale “ai tanti bambini morti nel Mediterraneo, che ci fanno ribellare l’anima, ai tanti che soffrono nelle 59 guerre nel mondo, alle bimbe e ai bimbi ucraini, sottratti alla normale quotidianità di vita di cui avrebbero diritto; una quotidianità di vita che, per la loro età, è e deve essere innanzitutto scuola, gioco, musica, sport e tanta compagnia spensierata tra amici, protetti da una guerra insensata. Modena li ha accolti, ed è importante che tutti, dai nostri figli ai nuovi cittadini, possano crescere bene, studiare, giocare, essere parte della comunità aperta e inclusiva. Non è solo un dovere per il rispetto dell’infanzia e dell’adolescenza, ma anche un investimento sul loro futuro, che è anche il nostro”.
Il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi ha affermato che, indicando i diritti fondamentali dell’infanzia e dell’adolescenza, la Convenzione “sognava” che ogni bambino e ogni ragazzo avessero una famiglia, potessero andare a scuola, avere un medico che li curasse, un giudice che garantisse il loro preminente interesse e, soprattutto, che potessero essere ascoltati dagli adulti. “Ma sappiamo che non è così e per questo è importante rileggere e dare voce oggi, insieme, alla Convenzione per ricordare a tutti, noi stessi per primi, che la nostra prima responsabilità è non permettere che il caos sociale universale nel quale ci troviamo, segnato dagli effetti della pandemia, dai conflitti, dai cambiamenti climatici ma anche da un uso sguaiato della comunicazione sociale e da dipendenze tecnologiche, sia l’habitat naturale al quale bambini e ragazzi devono adattarsi”.
Chiudendo gli interventi, l’assessora Baracchi ha messo l’accento sull’inalienabile diritto all’infanzia dei minori, “che hanno il diritto fondamentale di essere bambini e bambine, senza nessuna discriminazione e indipendentemente dal luogo in cui sono nati. E dobbiamo riflettere su come questa convenzione venga tenuta in considerazione nel nostro quotidiano agire politico”. L’assessora, quindi, ha messo in evidenza in particolare il diritto al gioco di bambini e ragazzi, “perché giocare, per loro è uno strumento di crescita”, ricordando le diverse iniziative attuate dal Comune coinvolgendo la rete integrata nell’ambito della più ampia progettualità di Modena 0-6. Baracchi, infine, ha espresso l’auspicio che “il Parlamento trovi l’unanimità per finanziare adeguatamente le politiche per l’infanzia, in modo da dare piena ed efficace attuazione agli articoli della Convenzione”.
(18 novembre 2022)
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