di Redazione #Carpi twitter@modenanewsgaia #Cultura
Anche nel sordido mondo della criminalità e dell’illegalità la sopravvivenza è regolata dalla legge darwiniana dell’evoluzione e dell’adattamento all’ambiente, come dimostra la storia della ‘ndrangheta che, proprio in virtù della sua straordinaria capacità mimetica, è diventata una delle organizzazioni mafiose più ricche e potenti del pianeta. Ma come sono fatti gli ‘ndranghetisti del Terzo millennio? Come vivono? Come si vestono? Come gestiscono i loro affari? Come si riconoscono?
Continuando nel loro infaticabile quanto meritorio tentativo di indagare una realtà criminale sommersa e misteriosa, e di dare un volto agli «invisibili», Nicola Gratteri, magistrato da trent’anni in prima fila nella lotta alla mafia calabrese, e Antonio Nicaso, docente universitario che da trent’anni le dedica la propria attività di studioso, analizzano la ‘ndrangheta 2.0, sempre più collusiva e sempre meno violenta, e i suoi rapporti con i centri di potere economico, politico e finanziario, con la massoneria deviata, con il narcotraffico, con il «deep web» e con i social network.
Ne descrivono i boss, inclini al basso profilo e ostili ai gesti eclatanti e alle clamorose dimostrazioni di forza, ma attivamente impegnati nello spietato governo del territorio, nella corruzione e infiltrazione delle istituzioni e dell’economia legale e nel soddisfare la «domanda di mafia» legata alla globalizzazione e alla creazione di un unico mercato mondiale, dove imprenditori e operatori economici, in Italia e all’estero, chiedono alla criminalità beni e servizi necessari per abbattere i costi di produzione, elevare i margini di profitto e acquisire competitività.
Ma Gratteri e Nicaso raccontano anche l’altra faccia della ‘ndrangheta, quella che lascia ora intravedere le prime crepe in un secolare e apparentemente inscalfibile muro di omertà: i rampolli dei boss che si decidono – o convincono i padri – a collaborare con la giustizia, le mogli e le figlie che si ribellano e gli affiliati che non hanno più paura di esibire pubblicamente la loro omosessualità.
Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta alla ‘ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del narcotraffico. Insieme ad Antonio Nicaso, da Mondadori ha pubblicato i bestseller Fratelli di sangue (2009), La malapianta (2010), La giustizia è una cosa seria (2011), La mafia fa schifo (2012), Dire e non dire (2012), Acqua santissima (2013), Oro bianco (2015), Padrini e padroni (2016) e Fiumi d’oro (2017).
Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta nel mondo. Insegna, fra l’altro, storia sociale della criminalità organizzata alla Queen’s University. Insieme a Nicola Gratteri ha pubblicato, da Mondadori, numerosi bestseller: Fratelli di sangue, La malapianta, La mafia fa schifo, La giustizia è una cosa seria, Dire e non dire, Acqua santissima, Oro bianco, Padrini e padroni, Fiumi d’oro, La storia segreta della ‘ndrangheta. Da Bad Blood è stata tratta una serie televisiva di grande successo.
NICOLA GRATTERI e ANTONIO NICASO
nell’ambito della rassegna Ne Vale La Pena
presentano
“LA RETE DEGLI INVISIBILI” – Mondadori
domenica 1° dicembre ore 20.45
Auditorium “A.Loria”
via Rodolfo Pio, 1
CARPI (MO)
ingresso libero
dialoga con gli autori PIERLUIGI SENATORE
(14 novembre 2019)
©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata