āEsplorare mondi, intrecciare storieāĀ ĆØ la dichiarazione dāintenti della XVIII edizione dellaĀ FestaĀ del Racconto, che si tiene a Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera ed ĆØĀ Giuseppe Culicchia che inaugura la Festa del Racconto a Soliera con āLa bambina che non doveva piangereā, romanzo con cui torna a dedicarsi alla tragica vicenda che ha segnato tutta la sua storia personale e famigliare, quella di di Ada Tibaldi, madre di Walter Alasia, brigatista, morto in uno scontro a fuoco con la polizia nel dicembre 1976 (mercoledƬ 4 ottobre ore 21.00, pressoĀ Habitat, in via Berlinguer 201 ā Soliera).
Questa ĆØ la storia di Ada, la storia di una bambina che non doveva piangere e che, ormai donna, piangerĆ fino a morirne. Ada Tibaldi era la madre di Walter Alasia, brigatista, morto a ventāanni nel 1976 in uno scontro a fuoco con la polizia.Nata nel 1933 a Nole Canavese, Ada ĆØ la terza di sei tra fratelli e sorelle, con una madre che si fa in quattro per mandare avanti la casa e un padre che lavora in fabbrica e porta fiero la camicia nera. La sua infanzia ĆØ segnata dallo scoppio della guerra, dalla fame e dalla paura; lāadolescenza dalla fine di un conflitto che si ĆØ fatto fratricida e da una voglia spavalda di vivere, ballare e ridere perfino tra i telai, dove comincia a lavorare appena ragazzina. Poi, lāincontro con Guido Alasia, operaio, ex internato a Mauthausen: ĆØ lāinizio del capitolo piĆ¹ importante della sua vita, lāultimo. Ć a Sesto San Giovanni che Ada, giovane madre di due bambini, torna in fabbrica come addetta alla smerigliatrice presso una ditta della galassia Pirelli. Sono anni di scioperi e rivendicazioni sindacali. Ada sāiscrive al PCI, partecipa con passione alle manifestazioni per i diritti delle lavoratrici. Un fuoco che condivide con il figlio minore Walter, che crescendo le somiglia sempre piĆ¹: la complicitĆ tra loro ĆØ assoluta, va dal senso dellāumorismo allāamore per la musica agli ideali politici. Tanto che, quando lui entra nelle Brigate rosse, ĆØ lei lāunica a saperlo. Per quel figlio adorato Ada farebbe qualsiasi cosa. Denunciarlo? O lottare al suo fianco?La notte in cui la polizia suona il campanello di casa, il 15 dicembre del ā76, Ada capisce subito che la Storia ĆØ venuta a prendersi quanto ha di piĆ¹ caro al mondo. Sotto i suoi occhi, Walter spara al maresciallo Sergio Bazzega e al vicequestore Vittorio Padovani. Poco dopo, viene finito con un colpo al cuore. Ada gli sopravviverĆ per otto dolorosissimi anni ā nei quali non smetterĆ mai di rivivere quella notte ā ma ĆØ in quel momento che anche lei comincia a morire.Culicchia, che ha giĆ dedicato a Walter lo struggente Il tempo di vivere con te, rende ora giustizia, con la medesima urgenza, alla memoria di Ada: figlia di un operaio fascista che ha fatto la Marcia su Roma, a sua volta operaia, comunista e madre di un brigatista. E continua a mostrarci come i destini di ognuno di noi siano il prodotto di catene di eventi che cominciano molto lontano, nel tempo e nello spazio, dalle nostre piccole vite.
Giuseppe Culicchia (Torino, 1965), ex libraio, ĆØ figlio di un barbiere siciliano e di unāoperaia piemontese. Ha pubblicato una trentina di libri con i maggiori editori italiani ed ĆØ tradotto in dieci lingue. Dal suo long seller Tutti giĆ¹ per terra, ristampato da oltre venticinque anni, presente nelle antologie scolastiche e incluso da Mondadori nella collana 900 Italiano, ĆØ stato tratto lāomonimo film. Il suo Torino ĆØ casa mia ĆØ il titolo di maggiore successo della collana Contromano di Laterza. Per Feltrinelli ha pubblicato di recente E finsero felici e contenti. Tra i suoi titoli: Il paese delle meraviglie (2004), Brucia la cittĆ (2009), Sicilia, o cara (2010), Venere in metrĆ³ (2012), E cosƬ vorresti fare lo scrittore (2013), Mi sono perso in un luogo comune (2016), Il cuore e la tenebra (2019) e Il tempo di vivere con te (2021), dedicato al cugino Walter Alasia. Ha tradotto fra gli altri Mark Twain, Francis Scott Fitzgerald e Bret Easton Ellis.
(3 ottobre 2023)
Ā©gaiaitalia.com 2023 ā diritti riservati, riproduzione vietata