di G.G.
In qualche modo l’avere sconfitto la medievale giunta Menani deve avere un prezzo da pagare, così nemmeno stupisce, senza voler né insinuare né immaginare un rapporto di causa effetto tra sconfitta e tagli, ecco arrivare un altro milione di euro di tagli al solo Comune di Sassuolo da quest’anno al 2029.
Lo esprime con un certo rammarico il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini, al quale aggiunge anche tutta la sua preoccupazione riguardo ai recenti provvedimenti governativi che impongono significativi tagli ai bilanci dei comuni. In particolare, il Decreto del MEF del 20 gennaio 2025, aggiornato il 12 febbraio 2025, prevede per Sassuolo una riduzione di risorse pari a 1 milione di euro nei prossimi cinque anni, come da tabella che segue:
- 2025: € 102.401
- 2026: € 204.801
- 2027: € 204.801
- 2028: € 204.801
- 2029: € 346.587
Nonostante crescano le spese per i servizi da un lato e il governo toglie risorse importanti, questo dopo avere promesso miracoli in campagna elettorale ed essersi occupato prevalentemente di migranti e presunti complotti, e di rendere più povero chi povero lo era già. A questo demenziale andazzo si sommano tagli su tagli già annunciati nel luglio 2024, che ammontano a € 750.000 per il nostro Comune nei prossimi cinque anni. Queste risorse sono fondamentali per garantire servizi essenziali come welfare, istruzione, cultura, sport e sicurezza.
Continua Mesini: “Insieme ad altri sindaci abbiamo già espresso la nostra contrarietà al Decreto “Spending Review” a luglio del 2024, che penalizza fortemente gli enti locali, specialmente quelli più virtuosi. Abbiamo colto le opportunità offerte dai fondi PNRR per costruire nuove strutture per la comunità, come scuole e asili nidi, ma senza le risorse necessarie, rischiamo di non poterle rendere operative. Tagliare sulla spesa corrente ulteriori risorse ai Comuni significa togliere servizi ai cittadini. Sassuolo vuole essere al passo con la sua produzione, con la sua cultura, con quel terzo settore che rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’intera provincia: un milione di euro in meno in cinque anni significa togliere risorse su quei servizi che sono indispensabili, sulle risposte alle domande concrete che i cittadini si aspettano. Già nel bilancio approvato a fine 2024 abbiamo letteralmente fatto i salti mortali – chiosa il sindaco nella nota stampa inviata in redazione – per programmare investimenti senza minimamente toccare la tassazione perché farlo, in un momento di congiuntura economica come quello che stiamo attraversando, avrebbe significato creare un enorme disagio alle famiglie ed alle imprese. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per proseguire su questa strada, ma il taglio annunciato dal Governo mette un ulteriore macigno e a farne le spese sono tutti i cittadini”.
Va considerato infine che i tagli su tagli di cui si parla sono frutto dell’accordo per la riduzione del deficit pubblico (nonostante gli stimoli di Mario Draghi indichino tutta un’altra strada) che il governo Meloni ha firmato col suo ministro Giorgetti, certamente non con l’intento di dare la colpa ai Sindaci PD, a quello ci pensano i cittadini a fine mandato perché ai cittadini – Meloni lo sa bene – non frega nulla di chi firma cosa, vogliono avere i servizi di cui hanno bisogno.
(20 febbraio 2025)
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