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Week-end con Pier Vittorio Tondelli lungo la via Emilia

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Un vero e proprio “road doc movie” per raccontare lo scrittore che al viaggio, nei luoghi e nell’anima, ha dedicato la sua opera e la sua vita, Pier Vittorio TondelliLa solitudine è questa di Andrea Adriatico è un’inedita avventura che insegue lo scrittore nelle sue città e nei suoi libri, un invito alla scoperta di storie e scritture capaci di superare gli anni 80 del riflusso e del postmoderno, e arrivare a noi con la forza della loro modernità e universalità e con l’entusiasmo del racconto da parte di sette scrittori che proprio negli anni 80 sono nati.

Il film, presentato il mese scorso alla Festa del Cinema di Roma, affronterà proprio un piccolo viaggio sulla via Emilia nel prossimo weekend, toccando tre festival a Bologna, Modena e Piacenza. L’appuntamento è al festival Visioni Italiane al Cinema Lumière di Bologna sabato 18, con la proiezione alle ore 20 e a seguire l’incontro con il regista; al Via Emilia Doc Fest al Cinema Astra di Modena domenica 19, con la proiezione alle ore 17 e a seguire l’incontro con il regista; e infine al Festival della Nebbia alla Serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli di Piacenza, sempre domenica 19 alle ore 18 e a seguire l’incontro con Stefano Casi, sceneggiatore del film insieme ad Adriatico e a Grazia Verasani.

Nel film, la scrittura di Tondelli prende forma grazie ai volti, alle voci e ai corpi di Lorenzo Balducci e Tobia De Angelis, che in veste di intervist-attori offrono una visione alle pagine dei romanzi. Sulle orme di Tondelli e della sua “solitudine”, i due protagonisti hanno incontrato 7 scrittori contemporanei “under 40” (che richiama l’impegno di Tondelli per gli scrittori “under 25”), tutti nati nei fatidici anni 80 tondelliani, che raccontano il “loro” Tondelli attraverso le sue 7 opere. E così Viola Di Grado, durante la processione del Corpus Domini a L’Aquila, racconta Altri libertini, l’opera prima che proprio nel capoluogo abruzzese fu sequestrata per oscenità e lanciò Tondelli all’attenzione del pubblico e della critica. Alcide Pierantozzi ci immerge, viaggiando tra Roma e Orvieto, nelle atmosfere del romanzo Pao Pao, che Tondelli ambienta nelle due città per raccontare il suo servizio militare. Sulle spiagge di Rimini Alessio Forgione racconta il libro di maggior successo, Rimini, mentre a Porta Sempione, a Milano (città dove ha vissuto e lavorato negli ultimi anni), Paolo Di Paolo svela i dettagli dell’unico testo teatrale di Tondelli, Dinner party. A Correggio, nel paese in cui lo scrittore è nato il 14 settembre 1955, Angela Bubba legge e commenta Biglietti agli amici in piazza Tondelli e di fronte al liceo frequentato dal giovane autore, mentre Claudia Durastanti narra l’avventura editoriale della raccolta di articoli Un weekend postmoderno tra Firenze e Bologna (le città delle passioni artistiche e degli studi), con un’inevitabile tappa di fronte alla casa di Andrea Pazienza. A chiudere il viaggio, a Berlino, città emblematica del rapporto dell’autore con l’Europa, è Jonathan Bazzi, a cui è affidato il compito di svelare Camere separate, l’ultimo doloroso romanzo sulla malattia e la morte.

La produzione è di Cinemare con il sostegno di Pavarotti International 23 srl, del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission.

 I due intervist-attori attraversano le città, ascoltano le voci degli scrittori d’oggi, e incarnano i personaggi che escono dalle pagine di quei 7 libri, consegnando Tondelli, cantore prediletto di un’intera “lost generation” postmoderna, ai nostri contemporanei. Un viaggio non solo dentro alle tante storie, alle emozioni, alla realtà di quel decennio irripetibile, ma anche dentro la solitudine dello scrittore e dell’uomo.

Pier Vittorio Tondelli arriva oggi a noi come uno dei più importanti e seminali narratori europei del Novecento e uno dei testimoni più importanti e acuti dei suoi anni. Il “road doc movie” La solitudine è questa (frase dal suo ultimo romanzo Camere separate) è al tempo stesso il racconto di un autore che ha narrato il sogno dei suoi coetanei al di là del bene e del male; che ha dato voce ai sogni dei ragazzi più giovani, sollecitati con il progetto di scrittura Under 25; e che ha trasferito la sua omosessualità nelle pagine di racconti e romanzi, rappresentandola dalle visioni più oltraggiose di Altri libertini agli accenti più intensi e universali di Camere separate, passando per gli acuti sguardi generazionali di libri come Pao Pao Rimini, di un’opera teatrale come Dinner Party, e delle sue cronache giornalistiche (poi raccolte in Un weekend postmoderno). Il documentario è soprattutto il racconto della sua produzione letteraria di scrittore, ma anche di un’epoca passata (gli anni 70/80) e al tempo stesso delle generazioni di oggi, in cerca di radici e di futuro.

 

 

(15 novembre 2023)

©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 

 

 



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