di Marco Maria Freddi
Sono certo, la scelta di Elly Schlein è stata la miglior scelta possibile per coloro che in una Società Aperta credono, il ritorno delle “correnti riformiste” a cui tanto piacciono le etichette che precedono o seguono l’aggettivo Democratico, hanno già fatto molto (troppo) per la costruzione del sogno Democratico. Proviamo a guardare al dato di realtà.
L’importanza di per sé della “conquista” di una amministrazione comunale ha il valore, dopo la riforma del 1993 dell’elezione diretta del Sindaco, del porre una bandierina blu o rossa, su una cartina geografica. Credo i neo-eletti Consiglieri parmigiani, reggiani, romani o di qualsiasi altra città, si siano accorti della totale inutilità del ruolo di Consiglieri nell’orientare le scelte della Giunta, così come le commissioni, inutili strumenti dove tutti dicono la loro per arrivare al nulla o meglio, ad una decisione già presa. E’ la riforma del 1993, la riforma dove Sindaco e Giunta applicano le leggi, amministrano, senza poter uscire dagli stretti schemi dell’unico atto politico che conti in città, l’approvazione del bilancio.
L’Amministrazione Guerra (riferendomi alla mia città che è Parma) passerà alla storia come l’amministrazione più lenta e incapace nel prendere rapide decisioni, comprensibile se si pensa che gli assessori più politici sono fermi al 1992, prima della loro ibernazione politica, dove, prima della riforma, ti potevi permettere di dire sì a tutti nell’ottica di coltivare il tuo orticello di consenso ed attenti a dire no per non inimicarsi il proprio elettorato. L’unico vero tema politico che questa Amministrazione avrebbe potuto coltivare e per questo essere riconosciuta, era quello della partecipazione attiva dei cittadini, l’unico vero segno che avrebbe potuto lasciare una Amministrazione incolore ma sul tema, al netto dei proclami di campagna elettorale, nessun investimento umano all’altezza è stato fatto e della partecipazione solo chiacchere e tanta retorica, tutto cambia per non cambiar nulla.
Ma non rattristatevi cari concittadini, la notizia positiva è proprio quella enunciata all’inizio del pezzo, la “conquista” di una città è solo una bandierina, le Amministrazioni di destra o di sinistra che hanno vincolato l’intero budget di un anno il primo di Gennaio di ogni anno, al netto delle multe ai passaggi dei Varchi, non possono fare danni e l’unica differenza tra una Amministrazione di sinistra da quella di una di destra è il corollario, le Giunte di destra aboliscono la merenda ai bambini degli immigrati nelle scuole, le giunte di sinistra chiacchierano di welfare e sanità ma la realtà è che nei suoi fondamentali, le giunte di destra e di sinistra sono speculari, amministrano secondo le leggi il resto, teatrino della politica tra pochi e in ogni città siamo o pensiamo di essere, non siamo altro che ciò anche le altre città sono. E pur essendo questa una verità incontrovertibile, c’è un dato politico davvero importante, il dato delle elezioni Europee.
Le bandierine rosse o blu, dicono di una tendenza e siccome sempre più i Paesi dell’Unione sono uniti da percorsi comuni e sperabilmente per i nostri figli saranno su base federale, la vittoria delle destre estreme al governo e i loro alleati potrebbero pregiudicare un percorso davvero complesso verso la condivisione di alcune ma significative sovranità in Europa di cui il nostro vecchio e conservatore Paese ha davvero bisogno.
Sono certo, la scelta di Elly Schlein è stata la miglior scelta possibile per coloro che in una Società Aperta credono, le elezioni Europee sono dietro l’angolo e chi davvero crede in una Società Aperta, dimentichi etichette e desuete pratiche politiche che non guardano all’interesse comune ma solo ai personalissimi cacicchiati, un freno, l’autoreferenzialità politica di tanti dirigenti nazionali e locali, che vedono le forze della sinistra liberale potenzialmente forte ma ancora in balia dei tempi, tempi che rischiano di diventare davvero lunghi.
(11 giugno 2023)
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