di Giovanna Di Rosa #Lopinione twitter@modenanewsgaia #Maiconsalvini
L’imbarazzante presenza di Matteo Salvini da Bianca Berlinguer, a Carta Bianca, nella serata dello scorso 1 dicembre – 42’13” nel quale ha messo in un frullatore tutto il possibile sparandola una più grossa dell’altra – sembra avere chiarito definitivamente che, pur rimanendo un uomo politicamente pericoloso per la sua profonda illiberalità e per il suo disprezzo dell’istituzione Italia così come la conosciamo, Salvini sembra essere alla canna del gas.
Sguardo che rincorre ogni angolo dello studio, frenetico guizzar di pupille da una parte all’altra del vuoto che lui rappresenta, alla ricerca di un appiglio grazie al quale poter colmare quel vuoto, Salvini – ferocemente incalzato da un Corrado Augias che conteneva la rabbia con fatica – ha messo tutto insieme riuscendo in tre affermazioni che passeranno alla storia: “Orbán governa in Europa con Zingaretti e Di Maio”; “Tutti devono essere liberi di spendere il proprio denaro come vogliono” – che il leader di un partito assediato dalle Procure poteva risparmiarsi – e, infine, che la Legge Zan potrebbe mandare Salvini in galera se questi dovesse dire che un bambino deve avere un padre e una madre.
Posto che se Salvini dovesse andare in galera non sarebbe certo per la legge Zan, il riferimento a Orbán conferma la grossolanità delle affermazioni salviniane, studiate per fare breccia nei mercati rionali di città sottosviluppate dove non arrivino né internet né la stampa cartacea, mirate a nascondere le vere alleanze di Salvini – non della Lega, di Salvini – in Europa secondo gli obbiettivi di democrazia illiberale che sono di destabilizzazione dell’UE lanciati dal Cremlino, sposati dal leader ungherese che dal 2010 ha provveduto a smantellare lo stato di diritto, mattone dopo mattone, che sono perseguiti anche dalla Polonia, con il governo di estrema destra del gemello superstite e degli ortodossi dell’illiberalità che sono alleati dei partiti di Salvini e Meloni inEuropa contro il Mes all’Italia.
Ma questo il segretario leghista ha dimenticato di dirlo: ha dimenticato di ricordare agli italiani che lui e la sua sodale di estrema destra di Meloni d’Italia soffiano sul fuoco del no al Mes all’Italia in Europa, per potere quindi affermare in Italia che l’Unione Europea è un baraccone che non serve al nostro paese.
Con tutto quello che ha detto, è normale che qualcosa gli sfugga. Non gli sfuggono le stupidaggini ad uso del suo maschissimo partito di omaccioni del celodurismo, sulla legge Zan, una legge contro la discriminazione, contro la misoginia, contro le discriminazioni delle persone diversamente abili. Lui ne parla solo in funzione dell’utero in affitto (così lo chiama), pratica che in Italia è proibita con una delle leggi più rigide e più inutili d’Europa, e del fatto che chiunque potrà andare in galera se solo avrà il coraggio di dire che “un bambino deve avere un padre e una madre”, come se avessimo visto mai un uomo partorire.
Tutto insieme nel frullatore della balle ad uso propagandistico. Stipendio e propaganda. Politica niente. Eccolo il Salvini che sta in televisione pe 42’13”.
Reclamo quindi a mia volta spazio da Bianca Berlinguer.
(3 dicembre 2020)
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