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Sì del Consiglio all’odg dei gruppi di maggioranza, presentato da Federica Venturelli, collegato alla marcia “Restiamo umani – Uniti per i diritti di tutti” che invita il Comune a promuovere iniziative pubbliche sui temi dell’accoglienza, dell’integrazione e del diritto alla migrazione come diritto umano.
L’ordine del giorno che fa riferimento alla marcia “Restiamo umani – Uniti per i diritti di tutti” approvato dal Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 17 ottobre, con il voto a favore della maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena solidale), quello contrario di Lega e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, mentre il Movimento 5 stelle si è astenuto.
Il documento, sottoscritto da tutti i gruppi di maggioranza (datato 23 luglio e attualizzato con un emendamento del Pd) è stato presentato dalla prima firmataria Federica Venturelli, Pd, che ha ricordato che la marcia “Restiamo umani”, partita da Trento il 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato e conclusasi a Roma domenica 20 ottobre, ha fatto tappa a Modena il 31 luglio e ha visto la partecipazione di numerose associazioni, sindacati e cittadini modenesi. La marcia è stata promossa dall’attivista e “camminatore” John Mpaliza che, come ha sottolineato la consigliera, ha percorso tutta l’Italia “per dire no al clima di paura e di odio che si sta diffondendo nel Paese, promuovere i diritti di tutti e portare un messaggio di pace e di speranza per tutti sui temi dell’integrazione, dell’accoglienza e della convivenza civile”. Valori che, come evidenziato nell’ordine del giorno, il Consiglio comunale condivide, riconoscendo che i Comuni, le Province e le Regioni hanno la responsabilità di “dare voce alla domanda di pace, giustizia e solidarietà dei propri cittadini, e di agire coerentemente per fare pace promuovendo i diritti umani e proteggendo le persone più vulnerabili”.
Aprendo il dibattito, il capogruppo della Lega Antonio Baldini ha affermato che l’ordine del giorno forse avrebbe dovuto essere ritirato, visto che la manifestazione c’è già stata, il Governo è cambiato (“diffondendo un clima d’amore”) e le iniziative che si propongono “sono cose che questa maggioranza fa già. Noi però – ha proseguito – pensiamo che venga prima il diritto delle nazioni di esistere e preservare i propri confini”.
Antonio Carpentieri, Pd, ha replicato che il cambio al governo “non coincide con la comparsa di un clima di accoglienza, concordia e integrazione da parte di una parte della popolazione” e rimane quindi attuale la richiesta di organizzare iniziative pubbliche sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione.
Nel motivare l’astensione, Enrica Manenti, M5s, ha spiegato che l’ordine del giorno “appartiene alla lista delle buone intenzioni, ma il legame con la città è troppo debole per poterlo approvare”.
(21 ottobre 2019)
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