LāUSB ha proclamato lo sciopero generaleĀ del 17 novembre 2023, con lāobiettivo di affrontare i nodi reali che affliggono la Pubblica Amministrazione, primo su tutto il mancato rinnovo dei contratti e la stabilizzazione dei precari, e in risposta alla campagna di comunicazione promossa dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Zangrillo, il quale ha enfatizzato quanto sia āfigoā lavorare nella PA. Una campagna di āimmagineā che vuole nascondere proprio i nodi materiali: contratti e salari.
La Pubblica Amministrazione si trova da tempo sotto attacco, al centro di una serie di scelte che, attraverso una costante campagna di denigrazione dei dipendenti pubblici, minacciano la sostenibilitĆ dei servizi erogati e con essa la funzione sociale dello Stato.
- Salari piĆ¹ bassi dāEuropa e aumento dellāinflazione: attualmente, i dipendenti pubblici italiani ricevono salari che sono significativamente inferiori rispetto ad altri paesi europei e mentre lāinflazione ĆØ schizzata alle stelle negli ultimi due anni, i salari sono diminuiti del 7%. In questo contesto, con un contrattoĀ scaduto da oramai 2 anni, il Governo preferisce elargire una mancia ai lavoratori piuttosto che discutere del rinnovo contrattuale con aumenti salariali veri.
- Precariato diffuso: La PA italiana conta un esercito di precari, 100.000 solo nelle funzioni centrali che lavorano con contratti a tempo e 50.000 idonei ma non ancora assunti. Altri 100.000 in un settore strategico come la SanitĆ . Nella scuola sono circa 250.000 i lavoratori precari ogni anno che affrontano formazione a pagamento e ricevono salari tra i piĆ¹ bassi in Europa.
- Carichi di lavoro insostenibili e carenza di organici: La mancanza di personale ĆØ diffusa e riguarda tutti i settori della P.A, con il nostro paese fanalino di coda in Europa nel rapporto tra dipendenti pubblici e cittadini. Ad esempio, nelle strutture sanitarie italiane questo dato ĆØ evidente, con una carenza di 250.000 infermieri. Questo ha portato a carichi di lavoro insostenibili per gli operatori sanitari, mettendo a rischio la qualitĆ dellāassistenza sanitaria. E per la SanitĆ nellāattuale manovra non cāĆØ traccia di finanziamento.
- Tutele assenti per i lavoratori fragili: Migliaia di lavoratrici e lavoratori fragili della Pubblica Amministrazione sono attualmente privi delle tutele necessarie per garantire la loro sicurezza e la loro salute sul posto di lavoro.
USB si ĆØ impegnata a rispondere a queste politiche con lo sciopero generale il 17 novembre 2023. Lāobiettivo dello sciopero ĆØ quello di porre lāattenzione sul generale piano di smantellamento della PA e di chiedere al governo misure concrete per affrontarlo. USB chiede incrementi salariali di 300 euro netti mensili in busta paga, la stabilizzazione dei precari e lāassunzione di 1 milione di lavoratori a tempo indeterminato.
USB invita i lavoratori e le lavoratrici ad aderire ā e i cittadini a sostenere ā lo sciopero generale del 17 novembre e a unirsi alla lotta per costruire una Pubblica Amministrazione che sia davvero al servizio della cittadinanza. Ulteriori informazioni https://www.usbpi.it/sciopero.
(9 ottobre 2023)
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