di Daniele Santi
Mentre imperversa Salvini con il Ponte sullo Stretto, qualcuno dei suoi deve trovare di difficile sopportazione passare inosservato – e c’è da distrarre l’attenzione dal Mes che arriva in parlamento – così ecco pronta la provocazione: proibire “Bella Ciao”. Ecco così che quelli che accusano gli altri di essere ideologici e svuotano la Rai dalle ideologie [sic] promulgate da seri professionisti che hanno la sfiga di non essere illiberali, ecco il leghista che si trasforma in censore.
Nota #Lega: “Apprendiamo che nella scuola media di via Adriano, in occasione dei festeggiamenti per la fine dell’anno, sarà suonata e cantata dai bambini di una classe ‘Bella ciao’. Chiediamo un pronto intervento del Comune di Milano per fermare questa propaganda”@ultimora_pol
— Ultimora.net – POLITICS (@ultimora_pol) May 30, 2023
La faccenda succede a Milano e non è nemmeno una cosa seria, ma tocca pur far discutere un po’ per evitare che la gente si concentri su ciò che conta davvero, come il fatto che se il Governo rinuncerà al Mes – e tutto fa pensare che lo farà – non ci saranno i soldi per risanare scuola e sanità, e la colpa sarà di chi canta “Bella Ciao” dunque meglio parlare di vietare canti, limitare questo e quello, compiacere chi evade il fisco (e non perché non ha soldi per pagarlo, piuttosto perché ne ha a sufficienza per evitarlo) e ridefinire le famiglie in senso polacco-ungherese. Non stupisce che se la prendano con “Bella Ciao”. Nemmeno se la questione fosse seria e non l’ennesima distrazione di massa.
(30 maggio 2023)
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