di Redazione #Politica twitter@gaiaitaliacom #Regionali
Dario Franceschini avrebbe aperto, lo scrive l’agenzia ANSA, ad una possibile alleanza in vista delle prossimo elezioni regionali di Umbria, Emilia Romagna e Calabria, tra PD e M5S. Anche Nicola Zingaretti sarebbe d’accordo, l’ANSA addirittura scrive che “plaude alla proposta” che sarebbe articolata secondo quanto riporta l’agenzia.
Se centrosinistra e Movimento 5Stelle, ha detto Franceschini in una intervista a Repubblica, lavoreranno bene nel nuovo governo, potremo presentarci insieme già alle regionali. E’ difficile, ma dobbiamo provarci. Per battere questa destra, ne vale la pena”. “L’idea di Franceschini è corretta – ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti -. Bisogna rispettare le realtà locali, ma se governiamo su un programma chiaro l’Italia, perché non provare anche nelle Regioni ad aprire un processo per rinnovare e cambiare?”.
Matteo Salvini ribatte immediatamente: “L’alleanza Pd-M5s per le regionali? La facciano. Questi nel nome della poltrona non conoscono vergogna”, senti da che pulpito… E poi aggiunge, guascone, li sfido. Irritazione anche da Chiara Appendino che ritenendosi in grado di poter dettare condizioni politiche, dopo avere sfasciato Torino, parla da primo ministro: “Per quanto ci riguarda, non è assolutamente prevista una alleanza col Pd, ma ben vengano, se ci sono, convergenze su temi programmatici al centro dell’agenda nazionale, come ambiente e innovazione”. Posizione confermata anche da altre fonti del M5S che avrebbero aggiunto: “Le dinamiche interne tra forze politiche non interessano agli italiani e non servono a far crescere il Paese. Rimaniamo concentrati sulle cose concrete come il taglio dei parlamentari e l’abbassamento delle tasse”.
Disgraziatamente per chi queste affermazioni le ha fatte le scelte politiche, essendo i governi fatti di numeri, fatte dal M5S nell’ultimo mese confermano invece che del disprezzo, finto, per le famose “dinamiche interne” che “non interessano agli Italiani”, quando c’è da tenere in piedi un governo si fanno un baffo. Staremo a vedere.
Nel frattempo i sondaggi continuano ad attribuire una perdita considerevole, e continua, tra i 2 e i 4 punti, alla Lega di Salvini.
(12 settembre 2019)
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